Se avete materiale che a vostro giudizio, può interessare il blog
e non c'è altro mezzo, per poterlo utilizzare, che quello di acquistarlo,
siamo disposti anche a farlo
contattate
dersu54.g@gmail.com


Si accettano donazioni, scannerizzazioni o registrazioni

lunedì 15 febbraio 2010

(1958) rivista - MUSICA E DISCHI (ottobre)

.
..
.
.
STEREOFONIA! ALLEGRO... MA NON TROPPO!
.
Invitato ad esprimere il mio parere sulla “Stereofonia” rispondo, e mi rivolgo espressamente ai maggiori interessati a questo importante argomento: I Signori Rivenditori di dischi e apparecchi riproduttori in genere.
La mia esposizione non ha assolutamente ne carattere tecnico ne industriale. Dirò come può pensare, in merito alla “Stereofonia”, un musicista della nostra epoca che, oltre ad occuparsi del suo problema artistico, si occupa e vive tanto da vicino anche quello tecnico. Oggi in particolar modo un artista, cantante o musicista che sia, non può permettersi di ignorare quei principi che sono fondamentali nella riproduzione dei suoni.
Articoli su articoli, dichiarazioni su dichiarazioni, mostre, ed altre cose del genere in questi giorni fanno sfoggio di questo nuovo titolo: “Stereofonia”.
Siamo proprio convinti di aver risolto tutti i nostri problemi tecnici che riguardano le registrazioni attuali al punto di accantonarli per occuparci così violentemente di questi altri nuovi e più complicati problemi?
Fino a quando ci giungeranno per via aerea dischi e riproduttori stereofonici di marche estere i dischi attuali non avranno di che temere, data la loro esiguità ed il loro costo degli apparecchi stessi. Avranno da temere invece il giorno in cui le industrie italiane riusciranno a produrre su larga scala, ed a prezzi accessibili a tutti, riproduttori di ottime qualità, e questo servirà ad accelerare in pieno lo sviluppo della nostra produzione “Stereofonica Italiana”. Ai tanti amici che mi hanno domandato se fra poco dovranno buttar via i loro giradischi o i loro apparecchi di HI FI ho risposto:
Credo che dovrete invece tenerveli ancora per un bel pezzo perché occorrerà un certo tempo ancora prima che il disco stereofonico in Italia sia un fatto concreto e, dal momento che non lo è neanche in America, non c’è nessuna ragione di allarmarsi. A mio avviso quando finalmente il disco stereofonico avrà fatto il suo ingresso su larga scala, il disco monoaurale o normale non potrà morire di morte violenta e, come tutte le cose, cederà lentamente il passo al nuovo venuto.
Il disco attuale si continuerà a vendere a fianco a quello stereofonico, e naturalmente fino a quando quest’ultimo non avrà preso completamente il sopravvento. Una cosa è certa: chi vorrà ascoltare un concerto sinfonico diretto da Toscanini oppure un brano lirico cantato da Beniamino Gigli dovrà ascoltarlo su disco normale poiché è impossibile rigenerare una vecchia incisione e renderla “Stereofonica”.
Se la “Stereofonia” si dovrà fare sul serio occorreranno prima di tutto tecnici ferrati che dovranno dipendere da un regista o consulente musicale di buon gusto che dovrà orientare e dividere i suoni con una perizia non comune, al fine di produrre quegli effetti sorprendenti e meravigliosi che si possono ottenere attraverso le due sorgenti di suono che determinano la vera “Stereofonia”.
Io come esecutore musicale sto studiando profondamente quella che dovrà essere la mia autoregia non sarà una cosa improvvisata, poiché da un’anno già posseggo i miei apparecchi stereofonici professionali dai quali sto traendo le mie esperienze.
Allo scopo di evitare confusioni i miei nuovi dischi, di imminente pubblicazione, usciranno sotto il marchio “STEREO” saranno, come per il passato, dei normali 33, 45 e 78 giri.
Il successo della stereofonia dovrà essere esclusivamente un successo di tecnica e di gusto, ed io mi auguro che tutti gli interessati trattino questo problema seriamente prima di introdurlo e di venderlo. Una delusione da parte del pubblico potrebbe essere fatale al progresso di questo enorme veicolo della musica moderna che è oggi rappresentato unicamente dal disco.

Renato Carosone
.

Nessun commento:

Posta un commento