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domenica 30 giugno 2013

II° Conflitto mondiale (aprile 1940)

 
 
  



  • [02] – (inizio gg. 215 - fine gg. 1979) Italia/ Per la penuria di materie prime in Italia inizia la requisizione di tutte le cancellate in ferro.
  • [09] – (inizio gg. 222 - fine gg. 1972) Danimarca-Norvegia/ La Germania, approfittando delle persistenti indecisioni degli Alleati, invade la Danimarca e la Norvegia nell'ambito dell'operazione Weserubung. L'obiettivo militare dell'operazione è l'occupazione dei porti norvegesi per prevenire un eventuale blocco degli stessi da parte dell’Inghilterra e per assicurare all'industria bellica tedesca il rifornimento di minerale ferroso (si chiudeva così la cosiddetta “ guerra finta” – 3 settembre 1939/8 aprile 1940). Re Cristiano X di Danimarca, ritenendo insensata una resistenza che avrebbe certamente portato inutili lutti e distruzioni al paese, alle ore 14,00 firma la resa.

 
  • [10] – (inizio gg. 223 - fine gg. 1971) Norvegia/ Dopo alcune battute d'arresto, il governo norvegese si ritira all'interno e il re Haakon VII, rifiuta di riconoscere il governo di Vidkun Quisling imposto dai tedeschi dando il comando dell'esercito al generalmaggiore Otto Ruge.
 

 
 
  • [11] – (inizio gg. 224 - fine gg. 1970) –  Norvegia/ Dopo aver ricevuto rinforzi ad Oslo, inizia l'offensiva del generale Falkenhorst, con l'obiettivo di ricollegare le forze tedesche che si sono sparpagliate, prima della mobilitazione vera e propria della popolazione oppure dell'intervento degli Alleati.
  • [12] – (inizio gg. 225 - fine gg. 1969) –  Svezia/ Intervento diplomatico russo contro l'occupazione tedesca del Paese e per il mantenimento della sua neutralità.
  • [14] – (inizio gg. 227 - fine gg. 1967) Norvegia/ Le divisioni norvegesi tentano di fronteggiare gli invasori, ma ben presto si rendono conto che non hanno alcuna possibilità di bloccare completamente i tedeschi, che iniziano ad usare il supporto aereo e predispongono velocemente alcuni piani di combattimento “in ritirata” per rallentare l'avanzata tedesca abbastanza a lungo sino a che fossero giunti gli aiuti Alleati.
  • [15] – (inizio gg. 228 - fine gg. 1966) Norvegia/ Gli Alleati sbarcano sulle coste settentrionali della Norvegia, ma a causa di confusione generale, maltempo, attrezzature inadeguate e attacchi costanti dei bombardieri tedeschi, lo sbarco completo impiega più di una settimana.
  • [17] – (inizio gg. 230 - fine gg. 1964) Norvegia/ gli Alleati sbarcano sulle coste della Norvegia centrale 
 

 
  • [20] – (inizio gg. 233 - fine gg. 1961) Norvegia/ Le forze tedesche avanzano fino a Elverum, situato a 305 km a sud di Trondheim. I continui combattimenti indeboliscono le forze norvegesi, che si trovavano anche a corto di rifornimenti.
  • [28] – (inizio gg. 241 - fine gg. 1953) Norvegia/ Le forze Alleate vengono evacuate dalla Norvegia centrale. La Royal Navy, con il suo sostegno, anche se affonda metà delle cacciatorpediniere della Kriegsmarine tedesca non riesce a frenare, nel corso del mese, il trasporto di più di 100.000 soldati.



L'atteggiamento nei confronti dei tedeschi inizia a cambiare. I successi delle truppe germaniche in Norvegia e Danimarca destano profonda impressione per la velocità dell'azione [...]. (quello) che rimaneva sostanzialmente immutato (era) l'atteggiamento iniziale per quanto riguardava la guerra.   La speranza era che l'Italia si mantenesse neutrale rispetto al conflitto in atto e per i vantaggi che tale comportamento poteva portare e per il pericolo rappresentato, ove si fosse verificato un tracollo degli alleati, da un Germania troppo forte.   La neutralità che si auspicava, comunque, era già un passo avanti rispetto alle simpatie, neanche tanto nascoste, di cui godevano Francia ed Inghilterra.   Una relazione della questura di Milano del 23 aprile sottolineava come lo stato d'animo della popolazione fosse ancora "contrario alla causa tedesca" ma, nel contempo, evidenziava come presso le grandi masse si facesse strada l'idea che un successo delle forze anglo-francesi costituisse un danno ancora maggiore per gli interessi del nostro Paese.

Pietro Cavallo
("Italiani in guerra" - Il Mulino, 1997)
 

 
  1. Carlo Buti - Io partirò (ala)
  2. Michele Montanari - Se son rose (bixio-cherubini)
  3. Nino D'Aurelio - Col moscone e l'ombrellino (benedetto)
  4. Renzo Mori e F.  Rossi - Impara a fischiettar (Churchill-rastelli-panzeri)
  5. Luciano Tajoli e Nino Amorevoli - Montanina (mascheroni-mendes)
  6. Luciano Tajoli - Mimosa (mariotti-panzeri-natili)
  7. Alfredo Clerici - Stefania (raimondo-frati)
  8. Carlo Buti - Era lei si si (frati)
  9. Maria Luisa Dell'Amore - L'eco mi risponde (mascheroni-marf)
  10. Aldo Visconti - Venezia la luna e tu (derevisky-martelli)
  11. Norma Bruni - Ti lascio un fior (ferri-galdieri)
  12. Alfredo Clerici e Dea Garbaccio - Valzer della fortuna (di lazzaro-mari)
  13. Gilberto Mazzi - Cara Carolina (bianco-bruno)
  14. Oscar Carboni - Io mi sento elettrizzar (santosuosso-accasci)
  15. Xavier Cugat - Tabù (lecuona)
  16. Giuseppe Lugo - Dimmi che il mio amore sei tu (valente-fusco)
  17. Oscar Carboni - Tango del mare (redi-nisa)
  18. Nino Amorevoli - Silenzioso slow (d'anzi-bracchi)
  19. Giovanni D'Anzi - Lassa pur che el mundo (d'anzi-bracchi)
  20. Carlastella - Parlami sotto le stelle (menichino-guantini)
  

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